Perché Non Scrivi Libri Che La Gente Possa Leggere? - Nora Joyce, Al Marito -

Perché Non Scrivi Libri Che La Gente Possa Leggere? - Nora Joyce, Al Marito -

lunedì 19 marzo 2012

Gratigola Vs. Qualità

Nelle ultime settimane danske si è passato un paio di ristorantini 'tuttaciccia' della scena anconitana e brevemente vi racconta le sue esperienze.
Sulla cresta dell'onda dei pasti iperproteici a base di carne sgraticolata alla 'cotto&mangiato' troviamo da una parte La Gratigola del Barbaro (Corso Carlo Alberto) e dall'altra Qualità è Amore (Zona Baraccola). Già come nome dell'attività commerciale direi che il Barbaro vince 2-0 a tavolino, ma in una recensione gastronomica non ritengo sufficiente presentarsi con un'insegna accattivante. Il confronto, premessa, può essere fatto solo in base al menù visto che come 'filosofia mangereccia' i due locali sono all'estremo: in comune la ciccia cruda in bellavista sul bancone che il cliente vede, sceglie, e si pappa dopo che il sapiente cuoco (o barbaro) l'ha sgraticolata. Da Qualità è Amore, appendice cittadina del Centro Carni Villamusone, abbiamo un ristorante piuttosto preciso con interni curati, look accattivante, ampie vetrate e posateria minimal. Una stuola di camerieri con cravatta pezzata frisone vi farà accomodare e vi illustra il menù. Tanta ciccia, ma non solo, descritta con dovizia di particolari nel menù, possibilità anche di fritti, carne declinata a  360°. Ogni genere di bestia, incluse le deliziose spuntature di agnello. Il piatto viene servito con classe e con bandierina Qualità è Amore che ne attesta la provenienza. La megagraticola è ben visibile all'ingresso ma il moderno impianto di aspirazione non appesta i presenti con odore di carne. I prezzi sono onesti, anche in ragione della qualità percepita nel locale e nel prodotto: per una cena abbondante si sta sui 20€, incluso calice di lacrima di morro d'alba. Secondo alcuni commensali i camerieri sono "un po' paraculi", ma non ho capito bene il significato di questa affermazione. Unica pecca forse i tavoli un po' troppo vicini l'uno all'altro per garantire la giusta privacy. Dalla Gratigola del barbaro invece ci troviamo in una rustica macelleria, con bancone refrigerato all'ingresso e grosso camino con graticole sul fondo. I 6 tavoli, 6 di numero, sono sulla sinistra e tutto è piuttosto rustico: l'idea è quella di un'improvvisata cena in macelleria. La posateria è efficiente ma i piatti sono in plastica. Il ricco menù di carne latita sui contorni, visto che non è possibile ordinare neanche una semplice insalata verde. A turno, il Barbaro vi chiede di accompagnarlo al bancone della carne e scegliere insieme i tagli da cuocere; sapientemente vi indirizza verso le delizie di ciccia proponendo tagli pregiati da gourmet accanto ad una rustica salsiccia di fegato. Possibilità di personalizzare il menù scegliendo la dimensione del taglio e vedendo coi propri occhi se un pezzo è bello e sanguigno. Dato il numero contenuto di coperti si viene serviti non appena si ha il tempo materiale della cottura. Aspetto negativo dell'intimità del locale è che si odorerà di carne fino alla doccia successiva, così come gli abiti che andranno direttamente in lavatrice. Ottima scelta di dolci home baked. Compreso caffé e ammazzacaffé stiamo sui 20€ anche qui. Quindi due locali dall'approccio molto diverso che premiano entrambi l'amore per la ciccia, che in questi tempi di omosessualità dilagante non è poco! La spunta a mio avviso il Barbaro per un'incollatura, anche in funzione del suo essere apertamente anti-interista.



W LA CICCIA!

venerdì 9 marzo 2012

Quando facevo le medie...

Quando danske faceva la 3a media era il 1994 e l'Italia stava per perdere la finale dei Campionati del Mondo ai rigori contro il Brasile. Sti amarcord sul calcio fanno molto 'romanzo di formazione' e hanno detto tutto col film "L'anno in cui i miei genitori andarono in vacanza", quindi io potevo anche risparmiarmelo. Ad ogni modo. Quando danske faceva le medie era già chiaro che di lì a poco ci si sarebbe drogati. I più smaliziati già fumavano, danske non ha mai fumato seriamente. Però si capiva che aria tirava. Ma tutti sapevano che c'era qualcosa da non toccare, mai. L'eroina. I fratelli più grandi avevano visto i danni prodotti dalla 'roba' e la diffusione dell'AIDS. Eravamo stati avvertiti. Ogni tanto qualche tipo della scuola, ovviamente bello & maledetto, asseriva di essersi fatto 'una spada' la sera prima. Magari per giustificare il fatto che fosse particolarmente pallido e sfatto. Che forse era meglio farsela davvero 'una spada', se consideriamo che al giorno d'oggi i belli & maledetti sono tali per assomigliare ad Edward Cullen. Mah... Comunque la verità è che nessuno toccava la 'roba', ma tutti avevano letto il libro di Christiane F. e avevano visto il film. Tutti sapevano come funziona la 'roba', e la finaccia che fai. Io no. A me non me n'è mai fregato un cazzo di farmi una 'pera' e non c'ho trovato mai niente di interessante. Semmai mi volevo prendere un acido all'epoca. E non ho mai letto quel libro. E non ho mai visto quel film.
Fino a ieri notte.
Sono tornato a casa a mezzanotte e mezza, e nella mia mente malata se non è l'una di notte ancora mi sembra presto per andare a dormire. Così accendo Sky e vedo che inizia sto film. Il film su Christiane e sullo zoo di Berlino. Io non ci sono mai stato a Berlino, ma una volta stavo per prendere un treno che mi avrebbe scaricato proprio alla stazione dello zoo. Pur non avendo visto il film sapevo che nei cessi della stazione c'erano i marchettari e la paura di pungersi con una siringa. Sono passati quasi 40 anni da quelle storie, ma il pericolo è ancora vivo nella mia mente. Insomma invece di andare a dormire resto sveglio fino alle 02.49 per vedere il film. Ho preso sonno subito dopo ma poi c'ho pensato parecchio. Io il film non l'ho visto per 'le spade', né per la distruzione morale dei ragazzi. Io il film l'ho visto per vedere com'era Berlino alla fine degli anni'70 (il film è del 1981). Stesso motivo per cui m'è molto piaciuto 'Il cielo sopra Berlino' di Wenders. Ogni scena in esterno, ogni stanza, ogni locale, tutto mi distraeva dalla storia e mi faceva osservare con più attenzione i muri rispetto ai personaggi. Stavo più attento alle automobili che a quello che succedeva al loro interno. Guardavo le comparse con attenzione e disdegnavo i protagonisti. Beneficiando dello stile freddo e distaccato sulla città che a sua volta è aliena e alienante. Perché io non so cosa darei per riuscire a vedere e vivere queste città dell'europa degli anni'70. E su tutte Berlino. Perché aveva quel sapore di città appesa, a metà tra l'occidente e il socialismo reale. E' una passione ideale per gli occhiali fumé, i capelloni e i baffoni, le giacche di pelle marrone con sotto la canottiera bianca, i pantaloni a zampa..


Sono proprio nato nel decennio sbagliato.

lunedì 5 marzo 2012

Disistima nell'umanità

Ormai, ahimé, il fenomeno è sempre più evidente. E non c'entra una certa 'spocchia' che ammetto di avere verso le altrui persone; cioè che in termini tecnici dovrebbe essere 'narcisismo', che uno psicoterapeuta iscritto all'albo mi ha chiaramente diagnosticato, tra l'altro. Sticazzi, cercherò di conviverci. Anzi, se sei un vero narcisista ti piace convivere con te stesso. Ma ecco che il vero problema allora sono le mie digressioni. Il tutto è dovuto al fatto che prima per sbaglio sono capitato in un sito web che riportava dei dati relativi ai più importanti concerti in italia del 2011, legandosi ovviamente alla tragedia della Pausini di stamattina. Non sto a citare i dati perché sono altamente depresso da quanto letto. Certo, è poco hipster lamentarsi che gli eventi che piacciono siano tutto fuorché mainstream. MA. Ma io un po' mi rammarico. Sarà che forse non c'arrivo, o che cerco di imporre il mio volere agli altri. Ma non si capisce perché Dente ha avuto circa 200 persone quando altri ''''artisti'''' anche dieci volte tanto... Cioè, ma ce le avete le orecchie luridi bastardi?! State profondamente nutrendo la mia disistima nell'umanità, come quando vedo la fila davanti alle discoteche truzze e poi nel localetto figo che fa elettronica o dubstep non c'è nessuno manco con l'ingresso gratis... Poi mi vado a lamentare dello Stato etico in senso hegeliano, un cavolo. Stato etico per tutti! Non solo quando dobbiamo pagare per forza con la carta di credito al supermercato... No, anche per la musica e per il divertimento. O ti diverti così, o stai a casa.